Le origini

Gusmero

Primogenito di Aresmino, venne a Rovereto col padre. Si stabilì con la moglie Anna del nobile Mattia Seni di Verona nella casa paterna al Malcanton e vi rimase fino alla morte della moglie. In seguito risposatosi con Magherita si trasferì a Verona, dove divenne Contestabile ed in seguito al trasferimento nel 1476 cedette la sua dimora roveretana  all'ingresso del Malcanton al fratello Giovanni Picenino.
Il volume "Elogi storici delle nobili famiglie Veronesi" alla voce Resmina riporta: "Gusmero Bergamasco di patria, nobilitato da preclari titoli militari già da 200 anni mutò lo stesso cielo col nostro, e qui trasferì le radici della gente Resmina, il tumulo della moglie del quale si trova nel chiostro del Tempio di S. Maria della Giara con gli stemmi e l'iscrizione Sepolcro della signora Margarita moglie del Contestabile Gusmero di Bergamo e dei suoi eredi". Da ciò si deduce che nonostante il trasferimento a Rovereto, i Rosmini non abbandonarono comunque la cittadinanza di Verona e ivi mantennero anche alcune proprietà.
Ebbe 3 figli: Gusmero II (capostipite dei Rosmini-Panfili di S. Caterina), Rosmino e Pietro (notaio a Verona).