I Rosmini-Alberti

Linea breve - i Rosmini-Alberti si estinsero nel corso di poche generazioni - il cui appellativo trae origine dal nome del capostipite, tale Alberto, figlio di Rosmino e fratello di Cristoforo (capostipite dei Rosmini al Malcanton) e di Antonio (capostipite dei Rosmini di Rialto). Nessuna indicazione ci è pervenuta in merito alla collocazione della loro dimora all'interno delle mura roveretane.
Alberto secondogenito di Rosmino, sposò Margherita Parolini ed ebbe un unico figlio, Baldassarre. Temendo che la sua discendenza potesse venir meno, nel testamento del 1559 stabilisce che nel caso in cui il figlio morisse senza prole, fosse usufruttuaria di tutta la sostanza la moglie Margherita, e che, morta lei, fosse erede il Monastero dei Padri Carmelitani a S. Maria di Rovereto. Ma Baldassarre sposatosi con Giustina di Nicolò Della Zena ebbe un figlio, Nicolò. La linea Rosmini-Alberti, iniziata da Alberto, proseguita da Baldassarre e quindi da Nicolò, vide prima dell'estinzione altre quattro generazioni: quella dei figli di Nicolò, Baldassarre emigrato nell'Europa orientale e Francesco; quella del figlio di Francesco, Nicolò; quella dei figli di Nicolò di Francesco, vale a dire Giovanni Battista, Pietro (sacerdote) e Domenica; e infine quella dei figli di Giovanni Battista, Francesco, Mattia e Nicolò, tutti morti senza discendenza entro la metà del XVIII secolo.